domenica 29 luglio 2007

basta col made in Italy

Basta col Made in Italy…E’ ora del Thought in Italy.Allora….Se c’è una cosa che è certa, è che ci stanno fregando sul tempo.Inutile negarselo e negarlo…dapprima i giapponesi, e ora coreani, cinesi, indiani e quant’altri ci stanno fregando sul terreno della competitività, del time to market, del rapporto qualità prezzo.Abbiamo il nostro bel dire a riempirci la bocca di parole come dazi, limiti, gabelle….Il mondo è uno, ragazzi, non puoi chiudere le frontiere!E anche la pur giusta considerazione che in quei paesi le leggi sono molto più permissive, i sindacati inesistenti, le regole sulla sicurezza sul lavoro ridicole…lasciano il tempo che trovano…Tant’è…a casa mia sta iniziando a entrare la seta cinese, fra un po’ entrerà l’aspirapolvere, il computer , l’automobile…e via così.E allora ? Che fare ?Beh…intanto, se questi “corrono” più di noi, buona regola di buon senso dice di provare a vedere se, visto che corrono così, riusciamo ad attaccarci a loro.Invece di combattere contro chi ha più munizioni e “banda” di noi…proviamo a vedere se, su basi serie e precise, si riesce a costruire delle alleanze, della cooperazione.Anche loro, in fondo, non conoscono la lingua, gli usi, il territorio…hanni isogno di “interpreti”, “guide”, “Virgili”….E poi…facciamo anche noi lo stesso da loro, entriamo in questi straordinari mercati fatti di milioni di persone che aspettano i nostri prodotti e i nostri marchi …Facile ?No, certo…Bisogna alzarsi dalla comoda poltrona di casa nostra, dove finora ci siamo rintanati, e andare sul campo di battaglia…come hanno fatto gli Zegna, i Ferragamo, come dovrebbero fare tutti quelli che hanno un marchio di “valore” da vendere attraverso i loro prodotti.Ed è proprio qui che cambia la logica…fino ad oggi abbiamo venduto prodotti con un marchio sopra….e su questo campo, ora, siamo quasi sconfitti.Perché devo comperare una straordinaria lavastoviglie italiana a 500 Euro quando una coreana con 10.000 diavolerie in più mi costa 400 degli stessi euro ?Per la sua qualità ?Perché è fatta in Italia ?…ma cos’è…siamo tornati agli anni 30 e al “compra italiano per il bene della patria” ? …suvvia, è passato il millennio !E allora perché dovrebbero comperare i nostri prodotti in Cina, in India, in Giappone , in Corea ?Beh…per la stessa ragione che comperano Louis Vuitton, Chanel, Maserati, Ferrari, e chi più ne ha più ne metta….perché i nostri prodotti non sono (e in realtà non sempre e totalmente lo sono) FATTI in Italia…ma sono certamente PENSATI da noi.Non è certo solo la qualità dei prodotti cheil mondo ci invidia….quella è la base di ogni business…Ma il vero valore aggiunto della pizza napoletana, della pasta italiana, del caffè nostrano, delle automobili sportive, dei vestiti di firma, delle scarpe, dell’olio e del vino…non è il loro contenuto organolettico, non è il loro peso, la loro resistenza all’uso, il loro rapporto qualità/ prezzo…No.Indiani, Cinesi, Giapponesi e Coreani comperano la stessa cosa che hanno comperato per decenni Americani, Francesi, Inglesi, Tedeschi e Australiani…Attraverso i nostri prodotti, comperano il nostro sole, i sorrisi delle nostre donne, il cuore vibrante dei nostri uomini, il sapore del nostro mare e della nostra terra, …insomma…comperano quello che con una straordinaria parola italiana definiamo con un lemma che dice in un colpo solo colore, musica, sole, sorriso, pace, felicità….l’Italia è pane, amore e….FANTASIA.E allora vendiamogliela cara questa nostra FANTASIA, portiamogli la nostra anima, ma siamone consci…ricordiamocene il valore.E smettiamola di riempirci la bocca di Made in Italy…..Viva il Tought in Italy….viva la Fantasia imprenditoriale di chi ogni giorno, in questo fantastico paese, come diceva Giorgio Gaber…”mangia” la sua idea.Solo con il cuore ce la faremo.Solo così vinceremo la sfida.

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