domenica 29 luglio 2007

Caro Oliviero...

Caro Oliviero…stavolta no.Caro Oliviero…Mi dispiace. Mi dispiace molto.Questa è una lettera che non avrei mai voluto scrivere.Mi ricordo i tempi gloriosi delle tue lotte vere, sincere, credevo e credo, contro la guerra, la tirannia, l’Aids, lo sfruttamento minorile, il pregiudizio, il razzismo.Ricordo suore che baciano preti, macchie di sangue sulla pagina bianca, malati di Aids nel letto di morte…Ricordo temi alti, importanti, affrontati con quello che ho sempre ritenuto coraggio e sfrontatezza, spavalderia e coscienza di essere nel giusto, crudezza e verità, come solo le grandi cause ti permettono di fare.Ricordo un imprenditore che credette in te e ti lasciò “correre per i prati della creatività”, costruire una cattedrale delle idee in un paesino sperduto del veneto, chiamare un grande architetto come Tadao Ando e investire in quella che sarebbe diventata una delle strutture più visionarie della creatività moderna, l’Università del pensiero laterale, un inno alla trasgressione creativa: Fabrica.Ricordo anche tue lotte personali, accanto a Paolo Landi, per dire e far dire, per togliere censure e cerotti sulla bocca, fasce e prosciutti dagli occhi, tappi dalle orecchie.Ci hai fatto credere…ci hai fatto sperare….ci hai fatto sognare….E adesso ?Due mani, con rispetto parlando, sui coglioni.Due uomini che si toccano.Ma perché ?Ma per chi ?Ma per cosa ?…La creatività pubblicitaria è veramente precipitata così in basso ? O ti sei rincretinito ?Hai bisogno di scioccare per scioccare ? Di stupire per stupire ?Ma dai…non è da te !Due mani sui coglioni…anche brutta, poi.Ma perché…essere gay si rappresenta così, oggi ?La normalità dell’omosessualità si palesa attraverso il cattivo gusto, ostentato, raccontato, sparato sui muri di mezza Italia ?No, ragazzi, no!!!Hai mai visto un omosessuale comportarsi così ? Forse ai tempi dell’Università, tra cappelli a punta e canzonacce ci si toccava lì…Forse tra maschietti in necessità di esposizione virile….certo non tra gay !Mi stupisce la tua mancanza di sensibilità, poi… L’omosessualità , in un mondo civile, dovrebbe rappresentare una “normale diversità”…bianchi, neri, …alti, bassi…magri grassi….eterosessuali,omosessuali…che differenza c’è ? O meglio , c’è differenza……ma chi se ne frega, veramente ?Questo è un mondo civile.Questo è il modo di rappresentare il “diverso”, l’”altro da sé”.Questo è il modo di viverlo, ogni giorno, per non fomentare discussioni, paure , fobie, lotte, guerre di religione, sesso,colore e razza.Proprio tu…proprio tu…Sai cos’è il peggio ?Che proprio da te, non ce lo aspettavamo.Ma non tanto per la provocazione, non tanto per il pugno nello stomaco (pugno?….bah….)Non tanto per il tono, il modo e il tempo.Ma non ci aspettavamo da te una campagna pubblicitaria che, purtroppo, non posso che definire in un solo modo, nel modo opposto, contrario e divergente da tutte le regole basilari di ogni buona comunicazione pubblicitaria e di ogni campagna: VECCHIA.Ecco, è una campagna vecchia. Anni ’80, già vista, scontata….inutile.Non è da te, Oliviero.Destati…cammina….!Riparti.Con affetto…Un amico di sempre.Forrest.


PS.: scusa…tra l’altro…non ho neanche capito….ma che prodotto è ? scarpe ? Divani ? Vestiti ? …boh ?!…Mi sa che giro pagina.

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