domenica 29 luglio 2007

il giardiniere

Allora….…a volte mi chiamano Direttore.Ma io non lo sono.Io non sono DIRETTORE di nulla.... sono Responsabile.Responsabile della Comunicazione di questi beneamati brands.Vi rendete conto...responsabile...un peso pazzesco.Li devo nutrire, portare avanti, aiutare, curare...supportare e difendere.I brands sono come alberi...se non li curi, li poti, li indirizzi...crescono storti..crescono male.Ecco,...voi siete i padroni dell'orto....io sono il giardiniere.Ed è per questo che mi sto scusando....certe volte...i giardinieri hanno le mani callose, la risposta pronta....forse troppo pronta... il "becco", come si dice a Milano, di rispondere anche ai padroni dell'orto o del giardino...ma è solo perchè loro , i giardinieri, hanno la presunzione ( e certe volte lo è ) di saperne di più di come si fanno crescere bene le piante.A loro, della conduzione della casa interessa poco....vogliono solo che chi viene si trovi a suo agio, inviti gli amici ed i parenti, sotto quel fico o in fianco a quella Magnolia.E quando gli ospiti dicono "ma che bei fiori !!! siete veramente bravi a tenere il giardino !!!" ...e lo dicono, gli ospiti, ai padroni di casa...loro, nascosti dietro un tronco, sorridono. E sono contenti...ma non solo per se stessi...sono contenti per i padroni, perchè hanno fatto bella figura.Ecco, io sono così.Sono burbero, fantasista e fantasioso, certe volte aspro...ma solo perchè non c'è tempo...bisogna portare acqua, mettere concime, rifornirsi tutti dalla stessa serra, quella che costa meno non perchè sia più sfigata, ma perchè da li' comperiamo più piante...E poi...un buon giardiniere sa bene che nelle ville di Camogli, in quelle Siciliane ed in quelle in Costa Azzurra o in California...crescono in realtà le stesse piante. A volte si chiamano con nomi diversi, a volte sono varietà leggermente adattate al territorio, ma , in fondo, sono sempre limoni, azalee, magnolie e gardenie....solo che le chiamano diverse...Questo è il punto.Poi, un buon giardiniere, per fare bene il suo mestiere, deve conoscere bene i padroni di casa, quelli originari, e gli affittuari.Deve ottemperare agli ordini dei primi...e supportare le esigenze dei secondi.E infine...pur avendo molti giardini da curare, deve comunque far sentire la sua presenza...dappertutto.Magari, certe volte delegando i suoi assistenti giardinieri, altre invece partecipando di persona.Credetemi...il mio mestiere mi dicono che lo conosco bene...... ma proprio per questo, una cosa la so....Ci possiamo mettere tutta l’attenzione, tutto l’affetto, tutto il calore che vogliamo…ma in un’azienza i padroni di casa sanno bene che c’è una cosa senza la quale le piante non fioriranno mai:è la Collaborazione, la Coesione, la volontà di lavorare in squadra per perseguire uno stesso obbiettivo, stanchi, a volte, ma col sorriso di chi si “sente bene”, di chi ha attorno un giardino curato, amoroso, dove non ci sono “dipendenti”, ma “risorse umane”, dove ognuno è responsabile del proprio pezzo di giardino e non del proprio orto, insomma un giardino curato e da far crescere con amore.Molti mi diranno che non c’è un giardino così…io non lo credo.Non credo che stiamo cercando il paradiso perduto di Milton, non credo sia il giardino dell’Eden.Credo che una cosa pero’ ci voglia, nelle aziende come nella vita vera, per far crescere i frutti:“Per fare un albero….ci vuole il sole…..”(S. Endrigo)Con affetto….Con rispetto…Per dispetto…….lo ammetto.

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